Località dell'Egitto,
situata sulla riva destra del Nilo, dove si trovano le rovine di Akhetaton,
città fondata nel 1366 a.C. dal faraone eretico Akhetaton. Gli scavi ivi
condotti a partire dalla fine del XIX sec. hanno portato alla luce resti del
quartiere centrale, di palazzi ed edifici pubblici e sacri, di sfarzose
abitazioni private. Nei pressi della città sono stati inoltre ritrovati
resti di una necropoli caratterizzata da pareti ornate a rilievo e pregevoli
opere scultoree. Di particolare interesse fu il ritrovamento avvenuto nel 1887
di circa 300 tavolette scritte in caratteri cuneiformi e redatte nella lingua
internazionale del tempo, l'accadico, provenienti dall'archivio delle relazioni
egiziane con l'estero, ai tempi di Amenofi IV (XIV sec. a.C.). Esse si
riferiscono in massima parte alla corrispondenza diplomatica dell'Egitto con i
principi egiziani residenti in Palestina, Assiria, Babilonia e nel Mitanni. I
testi relativi a tale corrispondenza sono stati particolarmente utili per la
ricostruzione della storia della diplomazia del Vicino Oriente del II millennio
a.C.